Con Chiara Ferragni agli Uffizi è subito un boom di visitatori.
La popolarissima influencer è stata invitata da uno dei più grandi e storici musei italiani per una collaborazione proprio con finalità promozionale.
Una delle prime volte, forse, in cui sul fronte culturale viene fatto un investimento “digital” di questo tipo che però ha avuto un immediato riscontro: 27% in più di visitatori e tantissime polemiche.
LA GALLERIA DEGLI UFFIZI
Prima di addentrarci nella tanto dibattuta questione degli scorsi giorni facciamo un passo indietro: cosa sono gli “Uffizi?”
Ospitato nel contesto fiorentino, collocato appena dietro l’iconico Palazzo Vecchio, è ritenuto come uno dei più importanti complessi mussali al mondo.
Al suo interno troviamo importanti opere di niente poco di meno di Raffaello, Botticelli, Giotto, Tiziano, Pontromo, Bronzino, Caravaggio e moltissimi altri.
Insomma, se volessimo presentarla usando parole attualissime potremmo identificarlo come un dei più grandi assembramenti d’arte in assoluto.
Nota per chi non ci è mai stato: il tempo di visita minima è almeno due ore e mezza. Non sognatevi neppure che in mezz’ora possiate vederlo tutto.
E forse due ore e mezza sono ancora poche.
GLI UFFIZI: UNA GALLERIA SOCIAL
In un contesto come quello attuale in cui la promozione social è diventata del tutto comune e diffusissima, una galleria d’arte di queste dimensioni mai prima aveva deciso di affidare una propria campagna promozionale ad influencer appartenenti al campo della monda come Chiara Ferragni.
Un strategia sicuramente non convenzionale ma che va a sfruttare l’enorme notorietà della diva dell’instagram, che grazie ai suoi 20 milioni di followers, è davvero in grado di convogliare enormi quantità di persone.
L’obiettivo chiaramente era quello di cercare di comunicare con più persone possibili, arrivando anche a target di pubblico che difficilmente accederebbe ad un museo, ovvero i giovani.
Da sottolineare però che da parte degli Uffizi stessi questo non è il primo step “digital” affrontato ma è seguito di una strategia ben precisa e definita adottata.
Infatti, oltre ad aver coinvolto Chiara Ferragni, sfruttando anche il periodo di quarantena la galleria ha optato per aprire un profilo su tik tok.
Molti avrebbero gridato al fallimento immediato del progetto ma sorprendentemente, la galleria italiana è diventato il museo più visualizzato al mondo. Un risultato non da poco.
CHIARA FERRAGNI AGLI UFFIZI: LE POLEMICHE
Passano pochissimi minuti dalla pubblicazione delle foto che immediatamente la sua presenza in galleria diventa un caso di stato.
“La Ferragni” è stata accolta direttamente dal direttore del museo che, dopo uno shooting fotografico, l’ha guidata tra quelle infinite bellezze.
Le polemiche, immediate, nascono per lo più dal fatto che la galleria abbia utilizzato un mezzo ritenuto da molti oggi “troppo commerciale”; certo forse potrebbe essere una strategia più utilizzata da brand o hotel ma senza dubbio il risultato è stato ottenuto.
CHIARA FERRAGNI AGLI UFFIZI: DOPO LE POLEMICHE, IL RISCONTRO
La sua presenza è stata a lungo chiacchierata, sui social, sui telegiornali, un po’ ovunque insomma con qualcuno che addirittura gridava quasi allo scandalo.
Probabilmente anche la polemica stessa ha alimentato curiosità, tant’è che nel weekend appena successivo alla sua apparizione si è registrato un boom di accessi (il più alto post quarantena) con un incremento addirittura del 27% di giovani partecipanti.
Risultati forse in parte inaspettati ma che senza dubbio connotano come vincente questa strategia.
E a chi gridava allo scandalo ed alla commercializzazione di un museo, mandiamo un solo messaggio: se i risultati sono questi, beneventano le Chiara Ferragni.
Perché un 27% in più non si registra tutti i giorni.