Logo EB Animazione

Da Robb Stark agli epic fail del digital marketing

Valentina Baldon Maggio 2nd 2019

Da Robb Stark agli epic fail del digital marketing

Quando la leggerezza delle azioni determina le conseguenze

L’amore non sempre è la cosa più saggia, e io l’ho imparato. Può condurci a commettere gravi follie, eppure noi seguiamo i nostri cuori… dovunque essi possano condurci.

Era la terza stagione quando abbiamo assistito alla morte dell’allora Re del Nord Robb Stark e, anche se oramai siamo arrivati alla ottava

**ATTENZIONE SUPER SPOILER**

con la “piccola” Arya che mette KO il Re della Notte, i suoi cari amici Estranei ed i Non Morti dagli occhi blu, non posso che ripensare a quando la nostra super eroina era poco più che una bambina.

Ai tempi catturata dal Mastino per essere condotta alle Torri Gemelle in cambio di denaro, proprio lì assiste al celebre eccidio che provoca la morte di suo fratello Robb, di sua madre Catelyn Tully e di tutti gli uomini del Nord presenti a quelle che poi sono state ribattezzate come Nozze Rosse.

Parlerei per ore della versione femminile di Rambo che, con un gesto super eroico, salva il super empatico Bran dal Night King. But NOT TODAY.

Da buona vintage-addicted voglio fare un passo indietro e dedicare un pensiero al buon Robb Stark, il quale si meritava qualcosa di più che schiattare dopo una mega rissa in famiglia alla C’è Posta per Te. Però, come si suol dire, quando si fa una scelta bisogna anche essere pronti ad accettare le conseguenze.

La scelta di Robb Stark e l’affronto a Walder Frey

La storia, molto abbreviata, recita più o meno così: Robb Stark, in base agli accordi presi con la famiglia Frey, avrebbe dovuto sposare una delle figlie di Lord Walder. Fin qui tutto bene, senonché, durante una battaglia contro i Lannister, Robb viene gravemente ferito.

Proprio in questa occasione conosce Talisa Maegyr, bella nobildonna originaria di Volantis, la quale si occupa di curarlo e rimetterlo in forze.

Dalle cure amorevoli alla passione, almeno in Game of Thrones, il passo è molto breve ed i due si sposano nonostante mamma Catelyn Tully sia decisamente contrariata dalla scelta del figlio.

Il buon Robb Stark, ingenuo, ha pensato che l’affronto alla famiglia Frey potesse finire a tarallucci e vino, tanto che, per mettere una pezza al caos creato, propone a Walder che sia lo zio Edmure Tully a sposare una delle sue figlie. L’uomo acconsente così al matrimonio combinato con la figlia Roslin.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Peccato che la conclusione non sia così semplice: nonostante il metalupo di Robb (Vento Grigio) percepisca aria di tradimento da parte della Famiglia Frey, Robb ed i suoi si recano alle Torri Gemelle per assistere al banchetto nuziale.

Dopo la cerimonia e la messa a letto, Lord Walder uccide Talisa (con il bimbo che portava in grembo), Robb, tutti i suoi uomini, Catelyn e Vento Grigio, il cui muso viene cucito sul corpo del Re del Nord a mò di insulto finale.

Nel Trono di Spade, come nel digital marketing, nessuna decisione dovrebbe essere presa alla leggera

Game_of_thrones_Robb_Stark

Perché paragono Robb Stark al mondo del marketing digitale? Beh, il motivo è molto più semplice di quanto possiate immaginare.

Sono numerosi gli epic fail ai quali abbiamo assistito negli ultimi anni e, sempre più spesso, avvengono perché si utilizzano gli strumenti digitali ai fini di business con leggerezza e senza pensare alle conseguenze.

L’ultimo orrore social, ma solo in ordine cronologico, è quello del Birrificio Adda. L’azienda, al momento in cui scriviamo, ha addirittura rimosso gli account social a causa di un imperdonabile errore che gli è costato una rivolta da parte degli utenti e parecchie recensioni negative.

In passato abbiamo assistito anche ad altri numerosi esempi di questo tipo.

Indimenticabile il caso del ristorante Piovono Zucchine, di cui si parla ancora oggi per la sua bruttura relativa al terremoto del Centro Italia avvenuta nel 2016.

“Dolcetto o Terremoto?”, così recitava lo slogan della locandina pubblicata su Facebook per promuovere la cena benefica di Halloween e, nonostante i commenti degli utenti, il ristorante non si è mai scusato. Anzi, i gestori hanno continuato a rispondere a tono arrivando a toccare delle punte di cinismo mai viste (es. “A noi non interessa se sta infastidendo qualcuno, forse questo passaggio non vi è chiaro…”).

E ancora, il bed and breakfast romano con sconti fino al 90% solo per famiglie no-vax o l’hotel di Ischia che proponeva riduzioni ai sostenitori di Matteo Salvini tramite hashtag dedicato (#salvininonmollare).

Potremmo continuare con il nostro elenco all’infinito, e questo non riguarderebbe solo le piccole medie imprese, ma anche grandi brand che hanno visto la loro social reputation vacillare a causa di campagne marketing discutibili. But NOT TODAY, sempre citando la nostra eroina Arya / Nessuno.

Tornando agli epic fail sopra citati possiamo dire che la carneficina, oggi, non si svolge sulla strada tra Grande Inverno e Delta delle Acque in un tempo fantascientifico in cui le comunicazioni avvengono solo tramite corvi o messaggeri a cavallo.

Oggi qualsiasi cosa succede online, un luogo virtuale in cui le notizie corrono veloci e tutti possono vedere tutto.

Per questo motivo, la comunicazione social non ammette leggerezza ed è importante ricordare che gli utenti difficilmente perdonano. Una storia, quella di Robb Stark e Walder Frey, che si ripete anche nel nostro mondo.

Articoli Recenti

Google Bard: l’intelligenza artificiale di Google approda in Italia

Threads, la nuova app di Zuckerberg

Canva vs PowerPoint: quale scegliere per le presentazioni?

Schwa: questione di inclusività

Victoria De Angelis: quando parlare della propria sessualità diventa prioritario

TIK TOK si prende gioco dell’Occidente?

Il lato oscuro della normalizzazione

FABIO FAZIO RAI: AMATO O ODIATO DAL PUBBLICO?