Occhi al cielo, sguardo fisso e attesa quasi infinita: così la popolazione si è preparata al tanto atteso giro d’Italia delle Frecce Tricolori.
Stavolta non stiamo parlando della rinomata gara ciclistica a tappe che incolla ai televisori gli appassionati ma, di un insolito passaggio della flotta acrobatica più famosa del nostro Paese.
Ebbene sì, hanno percorso in questi giorni sostanzialmente l’intera penisola toccando ogni capoluogo di Regione lasciando alle loro spalle i fumi verde, bianco e rosso.
L’annuncio del passaggio è stato dato domenica 25 maggio attraverso i profili social e le consuete comunicazioni istituzionali, per poi iniziare esattamente il giorno successivo.
UN’ANTICIPAZIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA
Anticipando la Festa della Repubblica, con il patrocinio della presidenza e del ministero della Difesa, la pattuglia acrobatica nazionale ha sfrecciato in 5 giornate sull’Italia. L’obiettivo era quello di portare il proprio saluto, omaggiando le vittime dalla pandemia globale.
Queste le tappe:
-25/05/2020: Trento, Codogno, Milano, Torino e Aosta.
-26/05/2020: Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila.
-27/05/2020: Cagliari e Palermo
-28/05/2020: Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso
-29/05/2020: Loreto, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste.
Il “tour”, se così lo si volesse chiamare, si è concluso il 2 giugno, Festa della Repubblica, solcando i cieli di Roma; ad attenderle solo un ristretto numero di partecipanti e non la consueta parata militare.
LE FRECCE TRICOLORI HANNO SORVOLATO TUTTI I CAPOLUOGHI DI REGIONE (PIÙ UNO)
Tra tutte le città elencate, conosciute perché capoluogo di Regione, ne balza all’occhio una in particolare che prima del Covid avremmo potuto tranquillamente dichiarare totalmente sconosciuta, ovvero Codogno; paesello quasi sperduto nella bassa Lodigiana che conta circa 16mila abitanti e che mai avrebbe immaginato il passaggio delle tanto famose Frecce Tricolori sopra proprio territorio.
Senza alcun dubbio una manifestazione sentita, inaspettata e che ha spinto le persone ad uscire da casa, anche in maniera fin troppo avventata, con il naso all’insù e lo smartphone in mano alla ricerca dello scatto perfetto, probabilmente da inviare fieramente ai parenti e/o amici che non hanno potuto godere di questo spettacolo.
Oggettivamente poter ammirare dal vivo, anche se solo da lontano, il passaggio in cielo della flotta acrobatica Italiana, cosa che la maggior parte dei cittadini aveva visto fino in quel momento solo tramite lo schermo di una televisione o al gran premio d’Italia, è un’occasione davvero speciale e da ricordare.
Foto, video e live stream sono comparsi sui social come se non ci fosse un domani: bellissime e forse un po’ come una gara, quindi una più bella dell’altra, con vincitore assoluto il Sindaco Beppe Sala che pubblica sul profilo Instagram una sua foto tra le guglie del Duomo di Milano nel momento in cui la flotta delle Frecce passa esattamente sopra la sua testa (nulla da dire a riguardo, davvero una foto bellissima).
TUTTO È BENE QUEL CHE SI ASSEMBRA BENE (O FORSE NO)
Iniziativa unica, pregevole e di grandissimo spessore mediatico senza alcun dubbio, ma che ha risvegliato in buona parte delle persone (evidentemente “assetate” di libertà) la voglia di uscire in piazza come se si stesse festeggiando la vittoria del mondiale di calcio, dimenticandosi totalmente che le misure di distanziamento sociale sono tutt’ora in vigore.
Ma forse no, una foto alle Frecce Tricolori (che tra l’altro facevano un passaggio straordinario proprio a causa della pandemia) vale molto di più.
Che problema c’è?
“Assembriamoci forte e vogliamoci tanto bene”, stanno passando le Frecce Tricolori!