Instant Marketing.
Un termine giovane… nato da poco nel mondo dell’advertising, che sta prendendo sempre più rilevanza ed importanza all’interno delle campagne pubblicitarie e nelle strategie di marketing dei brand più influenti.
Ma cos’è l’instant marketing? E che rapporto ha con la politica e con i fatti di cronaca?
I social media, grazie alla velocità con cui diffondono le informazioni sulle proprie piattaforme, hanno dato vita ad una comunicazione “istantanea” e immediata che sia in grado di catturare l’attenzione del pubblico con messaggi impattanti e di grande effetto.
La particolarità dei social media è proprio quella di saper arrivare in “tempo reale” e veicolare i messaggi pubblicitari con una velocità estrema, lontanamente paragonabile ai media classici, come la televisione, la radio e le testate giornalistiche.
La diffusione sempre più imponente di questo tipo di comunicazione ha aperto un nuovo mondo che è stato capace di influenzare sia l’ambito della pubblicità e del digital marketing, ma anche quello dell’informazione e della cronaca.
La comunicazione “in tempo reale” è fondamentale per le testate giornalistiche e per la politica, tanto che negli ultimi anni si sono spostati sempre di più sulle piattaforme dei social network:
Facebook e Twitter, in particolare, sono pieni di fatti di cronaca in tempo reale, campagne pubblicitarie, campagne politiche con tanto di dibattiti fra le parti in causa, discussioni e molto altro.
E’ in questo clima che nasce e si sviluppa il germoglio dell’ “Instant Marketing“: ovvero il marketing “istantaneo”, quello capace di “cogliere l’attimo”, di cavalcare l’onda di un avvenimento e trarne successo.
In pratica, al verificarsi di un evento ( che può essere una manifestazione sportiva, una campagna politica o fatti di cronaca ) viene associata una campagna pubblicitaria che riprende in modo sarcastico e scherzoso l’accaduto.
Lo scopo è quello di rendere virale il nome del Brand mettendolo in relazione con quel particolare evento, come hanno fatto, ad esempio, i proprietari di Oreo che sono stati capaci di sfruttare il blackout verificatosi durante il Super Bowl del 2013 per farsi pubblicità su Twitter.
Un altro esempio di successo è la campagna lanciata dalla marca di birra Ceres che, cavalcando l’onda della notizia relativa all’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo “Ruby”, realizzò una grafica scherzosa in riferimento alla presenza di alcol nella birra.
Instant Marketing: i drammi e la politica
Una campagna di “instant marketing” per diventare virale e di successo deve essere irriverente, sfrontata, quasi sfacciata. Per fare in modo che il messaggio comunicato non sia banale o scontato, chi intraprende una strategia di questo tipo deve essere capace di osare: più l’informazione è rischiosa più la creatività è libera di esprimersi.
A questo punto la domanda sorge spontanea: quando un contenuto di instant marketing può definirsi adeguato e quanto è giusto spingersi senza superare il limite?
Gestire uno strumento così potente non è cosa da poco!
Solitamente le campagne di Instant Marketing sono realizzate e pensate da web marketer professionisti, capaci di realizzare contenuti geniali, sottili e adeguati al target del brand pubblicizzato, come è successo al brand di biscotti per bambini Plasmon e alla National Geographic, che sono stati in grado di sfruttare la gaff di Miss Italia sulla guerra in modo spiritoso e intelligente.
Quando mani e menti sbagliate hanno la possibilità di accedere ad un dispositivo così influente è lì che si cade nell’errore o, per utilizzare un termine gergale, accade un “epic fail“.
Bisogna temere il peggio soprattutto quando si forma il combo geniale fra politica e drammi!
Come è successo due giorni fa con Matteo Salvini e il suo messaggio sui social a pochi minuti dalla notizia degli attentati di Bruxelles.
Un messaggio di Instant Marketing a dir poco vergognoso… se di Instant Marketing si tratta!
Essendo uno strumento così sottile e delicato, il marketing in tempo reale non deve essere lasciato nelle mani di chi non è in grado di saperlo gestire, altrimenti si rischia di strumentalizzare le tragedie che accadono nel Mondo solo per fare politica in modo sbagliato e decisamente poco adeguato.
L’instant Marketing vive sui fatti di cronaca e sugli eventi, per questo motivo non si può separare dalla politica, dalle tragedie o dai fatti di eco Mondiale. Ma il messaggio espresso deve essere pensato con cognizione di causa e deve essere in grado di saper unire e avvicinare un brand al proprio target: l’azienda scende dal proprio piedistallo e intraprende una comunicazione di “piazza”, terra a terra, più vicina alla gente e al proprio pubblico.
E da qui deriva il successo di una campagna rispetto ad un’altra.
Il segreto di questo nuovo modo di fare pubblicità e marketing è quello di saper impressionare il pubblico grazie all’autoironia e alla creatività raffinata e ludica.
Paolo Iabichino, Chief Creative Officer di Ogilvy & Mather ha espresso un suo parere su questo fenomeno:
“A proposito di Real Time Marketing, forse c’è un confine che dovrebbe consigliare di astenersi dal commentare con un blitz pubblicitario gli eventi di attualità. Non credo ci siano delle regole per definire il come, il quando, il perché sì e il perché no. È più una questione di sensibilità. Alcune cose riescono particolarmente bene, altre sono forzature che finiscono per somigliare a una specie di sciacallaggio mediatico.”
La comunicazione, quella vera, è meglio lasciarla a chi se ne intende….gli insulti su internet sono e resteranno solo… insulti!